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  • Immagine del redattoreHeimat Torino

Li Abbiamo Provati per Voi - Birilli

Nel mese di Aprile siamo stati al Ristorante Birilli in Strada Comunale Val San Martino 6 a Torino.

E' il primo locale aperto da Piero Chiambretti, nella precollina torinese.

Siamo stati accolti con un sorriso caloroso dal personale, giovane e preparato con una divisa bianca e logo sulla schiena, che ha reso subito evidente l'attenzione al servizio e alla soddisfazione del cliente.



Il locale prende il nome dai fratelli Birilli, famosi ristoratori cuneesi che nel 1929 fecero fortuna a Los Angeles. In seguito i discendenti aprirono ristoranti a Parigi e Alessandria d'Egitto ottenendo il medesimo successo

Già dall'ingresso si scopre lo stile del locale che si conferma nell'ampio salone dove sono posti i tavoli, apparecchiati con tovaglie bianche.

Su tutte le pareti sono affisse le foto dei ricordi dei fratelli Birilli, con i personaggi famosi del cinema internazionale.

Sulla destra un'ampia vetrata svela ai clienti l'orto ove vengono coltivate le erbe aromatiche che lo chef utilizza per le sue creazioni.

Nel periodo estivo c'è la possibilità di pranzare nel dehors interno, in prossimità dell'orto.

Abbiamo optato per un “Antipasto misto”, con vitello tonnato, salsiccia di Bra e baccalà mantecato, serviti su unico piatto con gusto e delicatezza: sono rimasto colpito dalla freschezza degli ingredienti utilizzati; gli antipasti potevano essere ordinati singolarmente.



Come primo, abbiamo assaggiato i “Birilli” (la pasta a forma di birilli, con fonduta e guanciale) e “Ravioli di polenta concia”, con fonduta al gorgonzola e guanciale croccante.

Sul menù spiccava anche “Spaghetti di Pierino, semplice ma speciale”, in onore di Piero Chiambretti, spaghetto monograno Felicetti.

Per secondo abbiamo preso la “Schiacciatissima” classica bistecca impanata servita con pomodoro e rucola.

Dal menù era possibile ordinare anche “Tagliata di vitello”, “Filetto di maialino alle erbette” o “Salmone scottato”.

I dolci spaziavano dal classico Bonet, ma versione “Bonet Birilli” alla degustazione di gelati e sorbetti, comprendendo il dolce “Pierino a Saint Tropez”, che attira l'attenzione e la fantasia del cliente per l'assenza della descrizione e foto.

La carta dei vini era completa, con vini bianchi, rosati e rossi. Per accompagnare le nostre portate, abbiamo scelto un “Gewuertztraminer” Brigl della vigna Windegg, vino bianco D.O.P.

Il menù offriva anche piatti “Grill”, con burgher e grigliate di ogni genere, oppure “Menù tradizionale” o “Menù Birilli” a prezzo fisso.

Il cibo delizioso, il servizio impeccabile e l'atmosfera accogliente lo rendono una tappa obbligata per chi visita la città.

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