Nel mese di Maggio siamo stati al Ristorante Catullo in corso Moncalieri 176 a Torino. Il ristorante Catullo nasce sulle rive del Po, sul fianco del Ponte Isabella, grazie al famoso ciclista Catullo Ciacci che, “appese scarpette e bicicletta al chiodo”, è diventato un noto ristoratore di Torino arrivando in corso Moncalieri dopo analoga esperienza in un locale sulle colline torinesi. Catullo Ciacci è mancato nel 1996 all'ospedale delle Molinette e il locale, dopo qualche tempo, è passato di proprietà mantenendo l'insegna “Catullo”.
All'ingresso siamo stati accolti dalle Maìtre del locale che, dopo aver controllato professionalmente la prenotazione, ci ha affidati ad un cameriere per essere accompagnati al tavolo in prossimità della vetrata (che si affaccia sul maestoso fiume Po) scendendo alcuni gradini, costeggiando il bancone del pesce e il carrello dei dolci. Il locale è posto su tre livelli. Nel più basso si ammira il fiume da vicino e quella sera era stato destinato ad una festa di addio al celibato e una porta insonorizzata ci ha permesso di cenare con rari momenti di “musica a palla” quando la porta veniva aperta al passaggio degli ospiti. Nel piano centrale un vasto salone posto su due livelli con ampie vetrate, permette ai tavoli frontali di osservare il romantico scorrere lento del fiume e due cigni che sul fare della sera ci hanno offerto la loro maestosa visione. Al piano superiore, anch'esso destinato quella sera ad una festa, si accede direttamente dall'ingresso e non disturba la clientela del piano centrale. Un semplice menù plastificato ci ha fornito le indicazioni delle portate e sulla carta dei vini separata, abbiamo scelto un Mueller Thurgau della cantina St. Michael Eppan. Abbiamo cenato iniziando con un “Vitello tonnato con polvere di caffè” (in realtà un roast beef tonnato) molto delicato e “Impepata di cozze”, che avremmo preferito fosse più calda. Per secondo abbiamo preso un “Misto pesce con verdure grigliate” che per bontà e freschezza ci ha fatto dimenticare lo 'scivolone' dei precedenti piatti. Dal menù era possibile ordinare anche vari tipi di pesce sia in tranci che alla griglia, oppure Sashimi di entrecòte, tagliata, filetto e carne alla griglia.
Presenti anche Hamburger, insalatone e piatti vegani. Per quanti volessero godersi il panorama del fiume senza spendere troppo, sul menù sono presenti numerose varietà di pizza e focacce. I dessert vengono elencati direttamente dal cameriere e si sceglie tra dolci vari, gelati, sorbetti e frutta: ho scelto le “Zeppole” farcite con crema pasticcera e la scelta si è rivelata vincente. La splendida location rende il locale impareggiabile e, se si ha la fortuna di essere serviti da un cameriere capace e discreto come è capitato a noi, si riesce a soprassedere alla 'freddezza' della Maìtre/cassiera che purtroppo è l'ultimo ricordo che si ha all'uscita del locale.
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